Il deficit ecologico dell'Italia è il piu' alto del Mediterraneo

21.10.2012 10:17

Nel rapporto del Global Footprint Network lo squilibrio crescente tra impronta ecologica e biocapacità ambiente
<https://www.tecnici.it/ambiente.html>

La “carbon footprint” (impronta ecologica) di ogni abitante del Mediterraneo sta aumentando in modo inarrestabile, e gli italiani sono
tra i principali responsabili. È quanto sostiene il rapporto “Mediterranean Ecological Footprint Trends
<https://www.footprintnetwork.org/images/article_uploads/Med_Policy_Brief_English.pdf>”,
presentato dall'autorevole Global Footprint Network
<https://www.footprintnetwork.org/>  nei giorni scorsi a Venezia.

Il rapporto mette in relazione in relazione il consumo di risorse biologiche di ciascuno dei Paesi dell'area mediterranea rispetto alla
rispettiva biocapacità, cioè la capacità del sistema ambientale di rigenerarsi. I parametri utilizzati per valutare l'indicatore dell'impronta ecologica che trasforma l'utilizzo delle risorse naturali in “ettari globali” sono: presenza di aree coltivate a scopi alimentari; uso delle risorse forestali <https://www.tecnici.it/rubriche/tag/risorse+forestali>; aree edificate; aree di pesca; terreni e vegetazione per ilpascolo; ammontare della superficie forestale necessaria per bilanciare le emissioni prodotte di carbonio.

Secondo lo studio tra il 1961 e il 2008 l'impronta pro capite è cresciuta del 52%, passando da 2.1 a 3.1 ettari globali pro capite, mentre la biocapacità è diminuita del 16% passando da 1.5 a 1.3 ettari globali pro capite. Ciò implica che in meno di mezzo secolo la domanda di risorse naturali è quasi arrivata a triplicarsi a fronte di aumento del deficit ecologico complessivo di tutta l'area di circa il 230%.

A livello nazionale, tutti i Paesi sono coinvolti, con particolare responsabilità di Francia (21% dell'impronta globale), Italia (18%) e Spagna (14%), che da sole forniscono più della metà dell'impronta complessiva. Il dato francese, tuttavia, va messo in relazione con la “leadership” nella produzione di biocapacità, principalmente fornita proprio dalla Francia (31%), seguita da Turchia (15%) e Italia (11%). Dal confronto fra i diversi indicatori si evince che l'Italia è diventato il Paese “maggiormente debitore”, ossia che più di ogni altro consuma e non restituisce, con 200 miliardi di ettari globali di deficit pari a ¼ del deficit complessivo del Mediterraneo.
A seguire Spagna, Francia, Turchia ed Egitto.

Dal sito internet https://www.tecnici.it/
 

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